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SASSO DI ASIAGO
IL FASCINO DI UN BORGO SENZA TEMPO
IL FASCINO DI UN BORGO SENZA TEMPO
Una Scalinata Monumentale tra Storia e Leggenda
Nascosta tra le rigogliose valli e le cime rocciose dell'Altopiano dei Sette Comuni, la Calà del Sasso è molto più di una semplice scalinata: è un'opera d'ingegneria medievale che racconta storie di commercio, fatica e amore. Con i suoi 4.444 gradini, questa scalinata in pietra è la più lunga d'Italia e una delle più lunghe del mondo. Dal borgo di Valstagna, nel Canale di Brenta, fino alla frazione Sasso di Asiago, la Calà si snoda lungo un percorso tortuoso e spettacolare, attraversando scenari di incomparabile bellezza naturale e architettonica.
Costruita alla fine del XIV secolo, sotto il dominio di Gian Galeazzo Visconti, la Calà del Sasso rappresentava la via più rapida e sicura per il trasporto del legname dall'Altopiano di Asiago fino al Canale del Brenta. Il legname, una risorsa fondamentale per la costruzione delle navi della Serenissima Repubblica di Venezia, veniva fatto scivolare lungo una cunetta di pietra parallela ai gradini, che consentiva di controllare la discesa dei tronchi attraverso corde e sistemi di frenaggio. La scalinata, con gradini di circa 15 centimetri di altezza e una larghezza di circa 2 metri, era stata progettata per facilitare il transito anche durante le condizioni climatiche più difficili, come neve e ghiaccio.
Nel corso dei secoli, la Calà del Sasso ha conosciuto un'intensa attività commerciale. Dal XV al XVIII secolo, fu una via cruciale per il trasporto di merci e legname, contribuendo in modo significativo all'economia dell'epoca. Con l'avvento delle nuove vie di comunicazione nel XIX secolo, come la strada del Costo e la ferrovia Rocchette-Asiago, l'importanza della Calà del Sasso diminuì progressivamente.
Visitare la Calà del Sasso è un'esperienza unica per gli amanti della natura, della storia e dell'avventura. Il percorso, contrassegnato dal segnavia CAI numero 778, inizia dal parcheggio di località Lebo a Valstagna e si snoda per circa 2.5 km fino alla Chiesa di Sasso di Asiago, con un dislivello totale di 744 metri. L'intero tragitto, che richiede circa due ore per la salita, offre panorami mozzafiato, passaggi stretti e ripide salite che attraversano alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Alpi. Ogni passo è un'immersione nella storia, circondati dalla natura incontaminata e dalle testimonianze di un'epoca passata.
La Leggenda di Loretta e Nicolò: L'Amore Scolpito nella Calà del Sasso
La Calà del Sasso è il luogo di una delle leggende più romantiche e affascinanti dell'Altopiano dei Sette Comuni: la storia di Loretta e Nicolò.
Nel 1638, durante una terribile epidemia di peste, Loretta e Nicolò, due giovani fidanzati di Sasso di Asiago, si trovavano ad affrontare un destino incerto. Loretta, incinta, si ammalò gravemente, e Nicolò, disperato, decise di cercare una cura per salvare la sua amata. Sentendo parlare di un unguento miracoloso conservato a Padova, Nicolò intraprese un viaggio disperato, scendendo di corsa i ripidi gradini della Calà del Sasso fino a Valstagna, e proseguendo a cavallo fino alla città.
Il suo ritorno fu accolto con ansia dagli abitanti del villaggio che, armati di torce, lo aspettavano lungo la scalinata. Quando finalmente riapparve, scortato dagli uomini di Valstagna e con l’unguento in mano, la speranza si riaccese. Loretta guarì e pochi mesi dopo, i due innamorati si sposarono.
Ancora oggi, questa storia d’amore viene celebrata con una fiaccolata lungo la Calà del Sasso, la seconda domenica di agosto. La leggenda narra che i fidanzati che scendono insieme la scalinata si ameranno per sempre, come Loretta e Nicolò, il cui amore è scolpito nella pietra di ogni gradino.
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